BENVENUTI

Un cordiale benvenuto agli allievi ed amici della Scuola di Formazione Teologica di Vittorio Veneto.
Qui troverete notizie sulla vita della scuola ed indicazioni per questo anno scolastico.

LE LEZIONI SI TENGONO IL GIOVEDI' (19.30-21.20) E IL SABATO (15-17.15)
A VITTORIO VENETO IN SEMINARIO




28.12.10

Dal messaggio di papa Benedetto per la giornata mondiale di preghiera per la pace, 1 gennaio 2011: LIBERTA’ RELIGIOSA, VIA DELLA PACE


Risulta doloroso constatare che in alcune regioni del mondo non è possibile professare ed esprimere liberamente la propria religione, se non a rischio della vita e della libertà personale. In altre regioni vi sono forme più silenziose e sofisticate di pregiudizio e di opposizione verso i credenti e i simboli religiosi. I cristiani sono attualmente il gruppo religioso che soffre il maggior numero di persecuzioni a motivo della propria fede. […]Tutto ciò non può essere accettato, perché costituisce un’offesa a Dio e alla dignità umana; […]oscurare il ruolo pubblico della religione significa generare una società ingiusta, poiché non proporzionata alla vera natura della persona umana; (1).

Senza il riconoscimento del proprio essere spirituale, senza l’apertura al trascendente, la persona umana si ripiega su se stessa, non riesce a trovare risposte agli interrogativi del suo cuore circa il senso della vita e a conquistare valori e principi etici duraturi, e non riesce nemmeno a sperimentare un’autentica libertà e a sviluppare una società giusta. (2)

Una libertà nemica o indifferente verso Dio finisce col negare se stessa e non garantisce il pieno rispetto dell’altro. Una volontà che si crede radi-calmente incapace di ricercare la verità e il bene non ha ragioni oggettive né motivi per agire, se non quelli imposti dai suoi interessi momentanei e contingenti, non ha una “identità” da custodire e costruire attraverso scelte veramente libere e consapevoli. Non può dunque reclamare il rispetto da parte di altre “volontà”, anch’esse sganciate dal proprio essere più profondo, che quindi possono far valere altre “ragioni” o addirittura nessuna “ragione”. L’illusione di trovare nel relativismo morale la chiave per una pacifica convivenza, è in realtà l’origine della divisione e della negazione della dignità degli esseri umani. (3)

Anche la libertà religiosa non si esaurisce nella sola dimensione individuale, ma si attua nella propria comunità e nella società, coerentemente con l’essere relazionale della persona e con la natura pubblica della religione. (6)

la libertà religiosa è condizione per la ricerca della verità e la verità non si impone con la violenza ma con “la forza della verità stessa”. In questo senso, la religione è una forza positiva e propulsiva per la costruzione della società civile e politica. Come negare il contributo delle grandi religioni del mondo allo sviluppo della civiltà? […]L’esclusione della religione dalla vita pubblica sottrae a questa uno spazio vitale che apre alla trascendenza. Senza quest’esperienza primaria risulta arduo orientare le società verso principi etici universali e diventa difficile stabilire ordinamenti nazionali e internazionali in cui i diritti e le libertà fondamentali possano essere pienamente riconosciuti e realizzati, come si propongono gli obiettivi - purtroppo ancora disattesi o contraddetti - della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo del 1948. (7)

La stessa determinazione con la quale sono condannate tutte le forme di fanatismo e di fondamentalismo religioso, deve animare anche l’opposizione a tutte le forme di ostilità contro la religione, che limitano il ruolo pubblico dei credenti nella vita civile e politica. Non si può dimenticare che il fondamentalismo religioso e il laicismo sono forme speculari ed estreme di rifiuto del legittimo pluralismo e del principio di laicità. Entrambe, infatti, assolutizzano una visione riduttiva e parziale della persona umana, favorendo, nel primo caso, forme di integralismo religioso e, nel secondo, di razionalismo. La società che vuole imporre o, al contrario, negare la religione con la violenza, è ingiusta nei confronti della persona e di Dio, ma anche di se stessa. […]le leggi e le istituzioni di una società non possono essere configurate ignorando la dimensione religiosa dei cittadini o in modo da prescinderne del tutto. (8)

Nel rispetto della laicità positiva delle istituzioni statali, la dimensione pubblica della religione deve essere sempre riconosciuta. (9)

le grandi religioni possono costituire un importante fattore di unità e di pace per la famiglia umana. Sulla base delle proprie convinzioni religiose e della ricerca razionale del bene comune, i loro seguaci sono chiamati a vivere con responsabilità il proprio impegno in un contesto di libertà religiosa. Nelle svariate culture religiose, mentre dev’essere rigettato tutto quello che è contro la dignità dell’uomo e della donna, occorre invece fare tesoro di ciò che risulta positivo per la convivenza civile. (10)

Quella indicata non è la strada del relativismo, o del sincretismo religioso. La Chiesa, infatti, “annuncia, ed è tenuta ad annunciare, il Cristo che è «via, verità e vita» (Gv 14,6), in cui gli uomini devono trovare la pienezza della vita religiosa e in cui Dio ha riconciliato con se stesso tutte le cose”. Ciò non esclude tuttavia il dialogo e la ricerca comune della verità in diversi ambiti vitali. (11)

. Vi sono poi - come ho già affermato - forme più sofisticate di ostilità contro la religione, che nei Paesi occidentali si esprimono talvolta col rinnegamento della storia e dei simboli religiosi nei quali si rispecchiano l’identità e la cultura della maggioranza dei cittadini. Esse fomentano spesso l’odio e il pregiudizio e non sono coerenti con una visione serena ed equilibrata del pluralismo e della laicità delle istituzioni, senza contare che le nuove generazioni rischiano di non entrare in contatto con il prezioso patrimonio spirituale dei loro Paesi. (13)

L’Europa, piuttosto, sappia riconciliarsi con le proprie radici cristiane, che sono fondamentali per comprendere il ruolo che ha avuto, che ha e che in-tende avere nella storia; saprà, così, sperimentare giustizia, concordia e pace, coltivando un sincero dialogo con tutti i popoli. (14)

Testo completo del messaggio:
http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/messages/peace/documents/hf_ben-xvi_mes_20101208_xliv-world-day-peace_it.html

23.12.10

AUGURI DI UN SANTO NATALE

A tutti gli amici della Scuola di Formazione Teologica



Dio si fa uomo per entrare nella tua storia, si fa compagno di viaggio, di lavoro, di vita per condividere le tue fatiche e le tue sofferenze,
per esserti vicino in ogni istante.
Lo stupore della “Buona Notizia” possa entrare nella tua casa,
abitare il tuo cuore e donare il soffio del Suo Spirito alla tua vita!
Buon Natale!

Direttore, docenti e segretarie.

30.11.10

A proposito di...


.... Così il Papa ha aperto la porticina della sacrestia, ma non dimentichiamo che ha pure aggiunto: concentrarsi sul profilattico vuol dire banalizzare la sessualità. Ha ragione.
E se dietro la follìa di un’intransigenza che sembra contro natura, si celassero motivi di saggezza che abbiamo dimenticato? Provo ad accennarne alcuni.
Primo, il rispetto sacro per un atto che genera la vita; trattatelo meglio quel rubinetto, sembra dirci il Papa, perché è fonte della nostra, della vostra vita e di quella che verrà.
Secondo, controllare il sesso vuol dire salvare la famiglia dal naufragio nei desideri e nelle vite occasionali, dal momento che non si conoscono società civili senza famiglia; quella comunità è davvero l’architrave naturale, morale e culturale della società.
Terzo, il sesso esonda dappertutto, serve anche come spot per vendere merci, oltre che corpi, è l’alienazione principale dei nostri tempi, è il vero oppio dei popoli e dei cervelli; e mortifica la donna ridotta a oggetto di piacere.
Quarto, le grandi civiltà, ma anche le esistenze migliori, si sono realizzate quando sono riuscite a sublimare il sesso, a sacrificare, a contenere e a spendere altrove le energie altrimenti disperse nella sessualità sfrenata.
Persino le grandi opere dell’uomo nascono dalle rinunce, a volte sono sublimazioni dello sperma; forse ci saremmo persi la poesia di Leopardi se Silvia si fosse comportata come una troietta qualunque.
Il disordine sessuale, la sua banalizzazione, toglie luce alla vita.
Insomma, cosa voglio dire? Il Papa ha fatto un passo piccolo e insieme gigantesco per riconoscere la realtà del mondo, le esigenze del corpo e la vita dei contemporanei. Ma perché non facciamo u n passettino pure noi per capire le ragioni antiche e profonde di quel profilattico spirituale che si chiama castità? Perché l’uomo è un pasticcio misto, di anima e di carne.

Marcello Veneziani, Il papa sa che il sesso è l’oppio dei popoli, Il Giornale, 21 novembre 2010, p. 1

27.11.10

Presentazione ISSR Treviso-Vittorio Veneto



Tele Chiara ha presentato recentemente l'Istituto Superiore di Scienze Religiose delle diocesi di Treviso e Vittorio Veneto. Da vedere!
http://www.youtube.com/watch?v=P-sBJ4gOfyg

21.11.10

DIPLOMI A VITTORIO VENETO



Sabato 20 novembre Mons. Vescovo ha incontrato gli studenti della Scuola di formazione teologica nella sede di Vittorio Veneto. In questa occasione ha consegnato i diplomi di cultura teologica a quanti hanno concluso la scuola l'anno scorso. Nella foto, con le segretarie della scuola, Rita e Chiara, i diplomati: Da Riva Fioravante (Vidor), Facchin Roberto (Vazzola), Merotto Consuelo (Sernaglia), Pedone Marilena (Vittorio Veneto, Cattedrale), Piai Liliana (Ponte della Priula), Zanchetta Anna (S. Vendemiano).

14.11.10

DIPLOMI AD ODERZO




Sabato 13 novembre Mons. Vescovo ha incontrato gli studenti della Scuola di formazione teologica nella sede di Oderzo. In questa occasione ha consegnato i diplomi di cultura teologica a quanti hanno concluso la scuola l'anno scorso. Nella foto i diplomati: Bronzetti Maria Piera (S. Giorgio di Livenza), Coan Patrizio (Fossalta Maggiore). Favretto Carola (Fossalta Maggiore), Florian Diana (Fossà), Manzato Monica (Salgareda), Salvador Claudia (S. Giorgio di Livenza), Vescovi Stefano (Oderzo).

12.11.10

SUPERATA QUOTA 2000 A VITTORIO VENETO!




La notizia è stata data dal Settimanale diocesano L'Azione: la Scuola di Formazione Teologica della diocesi, nella sola sezione di Vittorio Veneto, ha superato quota 2000 iscritti!

23.10.10

Riflessioni sul testamento biologico

Ieri sera, mia moglie ed io, eravamo seduti a tavola,
parlando delle cose della vita.
Quando siamo arrivati a parlare di vita e di morte,
le ho detto:
"Non lasciare mai che io viva in stato vegetativo,
in dipendenza completa da una macchina
e facendomi alimentare da una cosa artificiale ..
Se mi dovessi vedere in questo stato,
spegni gli apparati che mi tengono in vita."
Allora lei si è alzata,
ha spento il televisore, il computer,
e mi ha tolto la birra...

9.9.10

IL VIAGGIO IN RUSSIA




Il gruppo di alunni, ex alunni ed amici della Scuola che hanno partecipato al viaggio in Russia dal 16 al 22 agosto. La foto sui gradini della Cattedrale dell'Assunzione presso il Cremlino a Mosca.
Dipinto della chiesa di S. Basilio, sulla piazza Rossa a Mosca, ad opera di Mara Cattai, partecipante al viaggio.

UN VIAGGIO DAL SAPORE ECUMENICO

Un viaggio dal sapore ecumenico… questo è stato il pellegrinaggio in Russia che un gruppo della diocesi, guidato da don Giorgio Maschio, ha vissuto dal 16 al 22 agosto. Si tratta di alunni, ex alunni ed amici della Scuola di Formazione Teologica della nostra diocesi.
Alla scoperta di una spiritualità profonda nella Russia post-sovietica, i pellegrini si sono lasciati ab-bagliare dalla bellezza delle cattedrali ortodosse dalle tipiche cupole a fiammella, hanno contem-plato il messaggio delle icone, hanno incontrato realtà religiose ortodosse in un percorso che si è snodato da San Pietroburgo a Mosca.
A San Pietroburgo, “la meno russa tra le città russe”, tra l’imponenza degli edifici lungo la Prospettiva Nevsky, l’ampieza del fiume Neva e la straordinaria ricchezza della Galleria dell’Hermitage, abbiamo scoperto la storia di Pietro il Grande, fondatore della città (nel 1703) e della sua dinastia e abbiamo preso confidenza con un Paese che si è subito presentato imponente e sconfinato. Nel cosiddetto “Anello d’Oro” da Suzdal e Valdimir a Sergei Posad con il possente complesso del monastero di san Sergio (patrono della Russia), abbiamo conosciuto la Russia “minore”, quella dei campi immensi, delle casette tipiche e delle chiesette suggestive, come quella della Visitazione sul fiume Nerl. A Mosca abbiamo respirato la storia più recente davanti ai suoi grattacieli e tra le strade caotiche (al posto del fumo per gli incendi che hanno invece respirato i pellegrini giunti qualche giorno prima di noi…), lasciandoci sorprendere dalla ricchezza forse eccessiva delle chiese della piazza delle Cattedrali nel Cremlino e dal nitore delle icone del Museo Tretyakov, tra cui la celebre Trinità di Rublev e la Madonna delle Tenerezza di Vladimir, con la cui visita abbiamo concluso degnamente il nostro pellegrinaggio.
Ma su tutto ci sono stati gli incontri: innanzitutto con Svetlana, Pavel e Natalia, le nostre guide, che ci hanno permesso di conoscere dal di dentro una realtà di forte cambiamento, di cui avevamo una percezione per certi versi falsata dalle informazioni ufficiali; poi con quei religiosi ortodossi incontrati a San Pietroburgo e a San Sergio che ci hanno regalato un commovente Padre Nostro in russo seguito da quello in italiano, recitati in perfetta comunione; e infine con il responsabile della “Biblioteca dello Spirito” a Mosca, impegnata a fare da ponte tra Oriente e Occidente e attraverso cui abbiamo conosciuto figure eroiche di cristiani come padre Aleksander Men e la pianista Maria Yudina, che hanno fatto della testimonianza autentica della loro fede un forte riferimento di vita.
E’ stato un itinerario arricchente che ci ha portati a conoscere più a fondo il mondo dell’ortodossia nei suoi riti e nei suoi simboli, a penetrarne i significati rappresentati dalle chiese e dalle iconostati, a pregare insieme per l’unità, il tutto facilitato da un gruppo che si è affiatato fin da subito, accomunato da quello spirito di ricerca, di riflessione e di preghiera che rende un viaggiatore critico e responsabile.

Gaetano De Biase

8.5.10

Il nuovo anno scolastico 2010-2011


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SETTIMANA BIBLICA 2010






Invito offerto a tutti dalla scuola di formazione teologica sorella di Treviso.
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UN AIUTO IMPORTANTE


Da tempo avevo forte la necessità di approfondire le mie conoscenze in campo religioso, perché mi ero accorto che, nonostante la mia vicinanza all’ambiente ecclesiale e alla partecipazione a conferenze e incontri, la mia povertà culturale in questo campo era veramente grande.
Un giorno, durante un’escursione in montagna, mi trovai con un caro amico a parlare di problemi di attualità religiosa e mi accorsi che era molto più preparato di me e riusciva ad argomentare con precisione e convinzione.
Nacque subito la voglia di capire da dove avesse”pescato” tutto ciò.
Mi spiegò che stava frequentando il terzo anno della Scuola Teologica a Vittorio Veneto e mi invito di andare almeno un paio di volte per rendermi conto della sua validità
Il sabato successivo venne a prendermi e ci avviammo in seminario. Ascoltai attentamente e con curiosità la lezione che verteva sui padri della chiesa e ne rimasi colpito perché constatai la ricchezza di queste figure a me quasi sconosciute.
L’anno successivo decidemmo io e mia moglie, di partecipare.
Certamente c’era in noi un po’ di apprensione per i tanti anni trascorsi lontani dai banchi di scuola, ma questo handicap si rilevò un vantaggio perché il nostro impegno e l’attenzione furono maggiori.
Scoprimmo, nello trascorrere del tempo, quanto ci fossero utili, per il nostro ruolo di catechisti, le nuove conoscenze acquisite. Spesso ci siamo trovati a riuscire a spiegare ai ragazzi con maggiore competenza e convinzione quanto il catechismo ci indica, magari anche allargando di più gli orizzonti e riuscendo ad attualizzare il messaggio evangelico in modo più concreto ed efficace.
Finalmente dopo tanto tempo, quando ci capita di discutere, ad esempio, di morale, abbiamo gli strumenti per difendere le nostre idee cristiane!
La scuola teologica ci ha permesso di maturare con convinzione l’importanza dell’appartenenza alla Chiesa di Cristo, abbiamo anche capito meglio quanto importante per il nostro rapporto di coppia sia Cristo in tutta la sua centralità.
Ci permettiamo così di suggerire, soprattutto a quanti operano in campo ecclesiale (catechisti, membri dei consigli pastorali, ministri straordinari dell’eucarestia, ecc…), di approfittare della possibilità preziosa della Scuola Teologica che ci ha permesso di conoscere più profondamente Cristo e la sua Chiesa così da poterlo servire con gioia piena e felicità e in modo di essere suoi veri testimoni.

Gian Marco e Ameriga Rasi,
Conegliano, parrocchia Madonna di Lourdes.

LA SCUOLA SI PRESENTA


Dal 1976 offre il suo percorso annuale la Scuola di Formazione Teologica a Vittorio Veneto, in Seminario, e ad Oderzo presso la parrocchia di S. Vincenzo.
Torna annualmente perciò una proposta più che trentennale che nel tempo ha coinvolto molte centinaia di laici desiderosi di crescere nella comprensione della religione cristiana e consapevoli di quanto questo oggi sia importante per la propria fede personale e per saper motivare il proprio credo a chi è ancora distante da questa scelta.
Ecco perché il cristiano ha bisogno di una preparazione completa, in grado anche di argomentare e di dare risposte, specie oggi in cui alla televisione, nei libri e giornali si sente perfino mettere in ridicolo chi oggi crede.
Assistiamo oggi a tante offerte formative e il desiderio di sapere e conoscere è prezioso e va incoraggiato ad ogni età e ad ogni livello.
Anche la nostra fede lo richiede, anzi lo esige. Gesù faceva continuamente scuola ai suoi discepoli, sacerdoti e vescovi partecipano regolarmente a incontri e corsi di aggiornamento, questo vale anche per i laici. Anzi vi è un grande sforzo da parte delle diocesi, per offrire proprio ai laici una occasione formativa che un tempo non era neppure pensabile.
Si tratta di cogliere l’occasione, o forse solo di provare, senza timore o disagi. L’offerta è per tutti, non è richiesto alcun titolo di studio. In un clima familiare i docenti dello studio teologico propongono una introduzione completa ai vari capitoli del credo cristiano, offrendo di esso un quadro globale organico e preciso.
Chi è stato fedele ed ha completato i tre anni di corso ottiene anche un diploma firmato e consegnato dal vescovo.
Le lezioni si tengono il giovedì sera (19.30-21.20) e il sabato pomeriggio (15-17.15; Oderzo 15-18).
È possibile anche partecipare seguendo solo uno o più corsi proposti.
Le iscrizioni si raccolgono all’inizio e alla fine delle lezioni per tutto il mese di ottobre
Per ogni informazione si può telefonare (d. Alberto Sartori, 0438-948443) o scrivere a:

6.4.10

CONSEGNA DEI DIPLOMI 2009


Oderzo


Vittorio Veneto

Mons. Vescovo ha consegnato nel novembre del 2009 i diplomi agli allievi che hanno concluso la scuola nell'anno 2008-2009 a Vittorio Veneto e ad Oderzo